Osteopatia

L’osteopatia è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come “professione sanitaria di contatto primario con competenze di diagnosi, gestione e trattamento dei pazienti, esclusivamente manuale, che s’indirizza a tutti i cittadini, dal neonato all’anziano”.

In termini più semplici, è una terapia manuale, complementare alla medicina classica che si dedica alla salute della persona, senza l’utilizzo di farmaci. In Italia è stata riconosciuta formalmente come professione sanitaria dalla legge n.3 dell’11 gennaio 2018 entrata in vigore il 15 febbraio e la figura professionale è attualmente in fase di regolamentazione.

Origini e principi

Il termine osteopatia deriva dal greco antico ostéon (osso) e páthos (sofferenza), ed è stato coniato dal medico chirurgo Andrew Taylor Still nel 1889. Nel corso della sua vita, Still dovette affrontare una serie di lutti familiari, ravvicinati nel tempo, che lo scossero profondamente e lo portarono a mettere in discussione alcuni meccanismi della medicina tradizionale. Cercò dunque un diverso approccio al paziente, che gli permettesse di avere una visione più ampia della persona, intesa come corpo e spirito. Grazie a questa concezione e agli studi successivi, capì che il movimento era alla base di tutti i meccanismi e che liberandolo da eventuali “blocchi”, il corpo poteva ripristinare lo stato di salute. Fu così che nacque il trattamento manipolativo osteopatico.

I principi su cui si basò Still sono tutt’oggi validi e sono:

Unità del corpo

Il corpo umano è costituito da elementi differenti, ognuno dipendente dagli altri ed il corretto funzionamento di ciascuno assicura quello dell’intera struttura. Per comprendere questo concetto basta pensare al motore di una macchina. Esso è costituito da una serie di componenti e se uno si guasta la vettura non funziona.

La struttura governa la funzione

Ipotizziamo di avere una distorsione di caviglia (struttura), se si gonfia e fa male avrò difficoltà a camminare (funzione). Per evitare il dolore la persona modificherà la postura, ad esempio, spostando il peso sulla gamba sana. In termini più tecnici quando un soggetto si fa male, si crea un disequilibrio tra struttura e funzione e il corpo reagisce creando così un compenso che, se mantenuto, può diventare dannoso per l’organismo.

Auto-guarigione

L’osteopata non è colui che guarisce il paziente, ma il suo lavoro consiste nel ricercare ed eliminare gli ostacoli che non permettono al corpo di sfruttare le proprie capacità di auto-regolazione ed auto-guarigione. Riprendiamo il caso della distorsione di caviglia. Ipotizziamo che il soggetto sia guarito, ma a causa di una ridotta mobilità articolare, subentrino dei meccanismi di compenso e che questi, portino a un dolore all’anca. L’osteopata non agirà direttamente sull’anca, ma ridando mobilità alla caviglia, sarà il corpo a ritrovare il proprio equilibrio e dunque il benessere.

Il ruolo dell’arteria è supremo

Affinchè il nostro corpo funzioni correttamente, sangue, linfa e tutti i liquidi che trasportano nutrienti o sostanze di scarto, devono poter scorrere liberamente.

Tipologie

Le tecniche osteopatiche possono essere raccolte e classificate in quattro tipologie:

Strutturale

È il ramo dell’osteopatia che si concentra sull’apparato muscolo-scheletrico. Le tecniche impiegate sono volte a ripristinare la corretta mobilità, migliorando la biomeccanica, la postura e la dinamica dei fluidi

Fasciale

Con il termine fascia si intende il tessuto connettivo che sostiene e collega tutte le strutture corporee quali muscoli, ossa, legamenti e visceri. L’osteopata andrà alla ricerca di aree a maggior densità attraverso la palpazione; una volta eliminate sarà ristabilito l’equilibrio e l’armonia al sistema. Occorre tener presente che, vista la continuità della fascia, possono essere individuate in zone lontane da quelle in cui il paziente percepisce dolore

Viscerale

I nostri organi sono contenuti e protetti, all’interno della cavità toracica, addominale e pelvica. Essi devono poter mantenere il movimento che ne consente la fisiologia, ma al tempo stesso non possono spostarsi liberamente all’interno del nostro corpo; è per questo che sono collegati, tramite legamenti, alle strutture che li circondano, come la gabbia toracica, la colonna vertebrale , l’osso sacro ed il bacino. Il ruolo dell’osteopatia viscerale  è quello di individuare e liberare eventuali restrizioni di movimento tra i “visceri” e le strutture corporee a cui sono connessi, promuovendone la funzione.

Crinale

I nostri organi sono contenuti e protetti, all’interno della cavità toracica, addominale e pelvica. Essi devono poter mantenere il movimento che ne consente la fisiologia, ma al tempo stesso non possono spostarsi liberamente all’interno del nostro corpo; è per questo che sono collegati, tramite legamenti, alle strutture che li circondano, come la gabbia toracica, la colonna vertebrale , l’osso sacro ed il bacino. Il ruolo dell’osteopatia viscerale  è quello di individuare e liberare eventuali restrizioni di movimento tra i “visceri” e le strutture corporee a cui sono connessi, promuovendone la funzione.

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Giovani e adulti

Questa sezione è dedicata a voi che siete nel periodo compreso tra la fine dell’adolescenza e l’età senile, spesso identificato come il fiore degli anni, o più semplicemente giovinezza, quando gli altri impegni lasciano poco tempo da dedicare a voi stessicità e dei vostri limiti.

Anziani e terza età

Con l’avanzare dell’età, occorre fare i conti con i cambiamenti neuro-ormonale del corpo, che sebbene del tutto fisiologici, possono portare a rigidità articolare, perdita di forza e di conseguenza una minor destrezza durante i movimenti.

Atleti e sportivi

Qualsiasi sia lo sport che avete scelto, indipendentemente dalla vostra età e dal fatto che siate sportivi amatoriali o professionisti, siete persone decise, perseveranti, con una grande consapevolezza delle vostre capacità e dei vostri limiti.

Massoterapia

Il trattamento miorilassante consente di eliminare eventuali tensioni muscolo-tendinee e migliorarne l’elasticità, aumentando, di conseguenza, il ROM articolare (range di movimento).

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